In questa lezione ti spiego perchè conviene monitorare le temperature interne del PC.
Il computer funziona grazie a numerosi tipi di componenti hardware, molti dei quali composti da microcircuiti e unità di calcolo.
Nelle prossime lezioni ti presento alcuni programmi per monitorare le temperature interne del computer, ma è utile prima capire quali sono i componenti che producono la maggior quantità di calore e come vengono raffreddati.
I componenti che più producono calore sono processore, scheda video, l’alimentatore, le RAM e la scheda madre.
Queste componenti sono composti da materiali derivati dal metallo, e possono sopportare temperature alte fino ad un certo limite, oltre le quali ci sono rischi di danneggiamento e di fusione.
Per evitare che il calore prodotto da queste componenti salga troppo, ogni componente ha un proprio sistema di dissipazione del calore dedicato.
Il sistema di dissipazione serve appunto a dissipare il calore prodotto da quel componente abbassando la temperatura del componente stesso.
Esistono diversi sistemi per dissipare e diversi modelli di dissipatori.
La qualità ed efficacia di un dissipatore varia in base al produttore del tuo computer, ma anche in base all’importanza del componente da proteggere ed al livello di calore potenziale emanato da quel componente.
La CPU (il processore centrale) è la componente che produce più calore in assoluto, ed esistono innumerevoli modelli di dissipazione del calore prodotto da questa componente cruciale del tuo computer.
Senza entrare nel dettaglio delle differenze tra dissipatori a liquido e dissipatori ad aria, che differiscono di poco in prestazioni, ti basta ora sapere che lo scopo resta uguale: tenere il processore alla temperatura più bassa possibile.
Il degrado della CPU durante il suo ciclo di vita dipende principalmente dalla temperatura a cui lavora in media.
Pertanto, quanto più sarà bassa la temperatura media di utilizzo, tanto più durerà la CPU del tuo computer.
La temperatura di una CPU varia a seconda del carico di lavoro.
In genere, quando avvii il computer la temperatura della CPU si aggira intorno ai 30 C°.
Dopo l’avvio del sistema operativo (e di conseguenza le prime istruzioni eseguite) si sale già di qualche grado.
Quando il processore è sotto stress perchè sono attivi programmi particolarmente pesanti nel tuo computer, le temperature possono salire facilmente sopra i 50 C°.
Il limite massimo è di 100 C°, temperatura alla quale si rischia la fusione del processore (anche se in realtà esistono sensori di controllo che arrestano automaticamente il computer per prevenire la fusione della CPU ed il danneggiamento degli altri componenti, nel caso la temperatura rilevata sia eccessivamente vicina ai 100 C°).
Anche senza arrivare alla fusione, ad alte temperature si possono formare goccioline di vapore che rischiano di danneggiare parti sensibili delle componenti interne.
Con un dissipatore standard ed una CPU sotto stress si raggiungono e si superano gli 80 C°, il che rappresenta un pericolo per il tuo processore – ed in ogni caso riduce la durata di vita del tuo processore.
Un dissipatore di buon livello invece permette di abbattere la temperatura e mantenerla poco sopra i 50 C°, anche con il processore sotto sforzo.
L’abbassamento della temperatura aumenta non solo la durata di vita del processore, ma anche le prestazioni del computer.
Perché dunque ti conviene tenere d’occhio le temperature?
Così facendo, puoi capire se il tuo sistema rischia di degradarsi in fretta, se ci sono problemi all’interno del case (magari con qualche componente non pulito a dovere) e se bisogna intervenire in maniera rapida, magari ripulendo internamente il computer dalla polvere (o ripulendo il portatile dalla polvere) oppure contattando un tecnico.
Il monitoraggio delle temperature ti aiuta anche a prevenire guasti e rotture dei componenti.
Nelle prossime lezioni ti presento alcuni programma gratuiti per monitorare la temperatura interna del computer.
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