Concludiamo oggi le lezioni sul rapporto tra cookies e dati personali.Abbiamo visto che usare i cookies comporta rischi per la privacy degli utenti.
A questo punto sai anche nel corso degli anni sono state create normative comunitarie e nazionali che regolano l’uso dei cookies, sempre più restrittive, per proteggere i dati personali degli utenti di fronte al massiccio utilizzo in particolare dei tracking cookies per fini pubblicitari e di marketing.
Ma hai anche letto che le normative sui cookies non sono state recepite positivamente.
E che la maggior parte dei siti in Europa è ancora inadempiente sul fronte cookies.
Tanti motivi (tecnici, finanziari, mancanza di chiare indicazioni dal legislatore, scelta degli organi preposti di non punire chi non si è ancora messo in regola etc) hanno finora rallentato il pieno adempimento alle normative da parte dei siti che operano in Europa ed in Italia.
Dunque, la situazione resta complessa ed estremamente dinamica.
Inevitabilmente, nel tempo (e probabilmente anche molto presto) noi utenti e navigatori avremo un controllo definitivamente maggiore su come i nostri dati personali vengono raccolti attraverso i cookies.
Avremo la possibilità concreta di non essere tracciati – almeno attraverso i cookies (non è detto che sia effettivamente quello che la maggior parte dei navigatori vuole.
Una recente indagine di TRUSTe mostra che, a distanza di un anno dal termine di legge in UK, la maggioranza dei navigatori ha deciso di acconsentire alla raccolta dei propri dati online attraverso i cookies).
La possibilità di rifiutare il consenso e di non essere monitorati attraverso i cookies può essere importante per chi ritiene che i dati personali debbano essere tutelati più di quanto lo siano ora.
Ma voglio sottolineare che ad oggi non è pensabile che le attuali leggi da sole (anche se fossero messe in pratica, cosa che per ora avviene a rilento) siano in grado di garantirti un’assoluta anonimità e non tracciabilità delle tue attività online, se è questo quello che vuoi.
Esistono infatti ad oggi numerosi sistemi di identificazione e tracciamento oltre ai cookies.
Alcuni di questi sistemi sono per il momento coperti dalla normativa (alcune definizioni nella Direttiva e-Privacy sono state infatti tenute volutamente generiche per cercare di includere anche eventuali altri sviluppi tecnologici che permettono il trattamento dei dati personali).
Tra questi ad esempio i super-cookies (ad esempio Flash cookies, cookies di Microsoft Silverlight , HTML5 DOM Storage, pixel hacks etc), i quali potenzialmente sarebbero in grado non solo di identificare comunque il tuo computer senza cookie, ma anche di riattivare o ricreare in alcuni casi i cookies che potresti aver cancellato (i cosiddetti cookies zombies).
Ma ci sono altri sistemi che invece sono esclusi dalla Direttiva Cookie, ad esempio sistemi legali di web-analytics in grado di recuperare User Agent e IP senza lasciare cookies, e sistemi per identificare un computer semplicemente controllando la sua cosiddetta impronta (fingerprinting) (i dati incrociati trasmessi dal tuo computer durante una qualsiasi navigazione in Internet creano un’impronta assolutamente unica del tuo computer).
Il che significa che, anche senza cookies, per come funziona oggi Internet in realtà la completa anonimità della navigazione è quasi impossibile per un utente normale.
Esiste una soluzione tecnica che puoi implementare per impedire completamente che qualche sito riesca a tracciare informazioni relative alla nostra attività online?
In parole semplici, sì ma non è realistica.
L’unico modo probabilmente sarebbe navigare ogni volta con un computer nuovo ed adottare altre numerose precauzioni.
Certamente non è alla portata degli utenti medi.
Questo non significa che devi rinunciare al diritto di impedire l’installazione dei cookies ed il loro uso, o anche solo al diritto di sapere come i tuoi dati sono raccolti e trattati anche quando acconsenti alla loro raccolta.
Al di là della reale applicabilità delle ultime normative, la crescente attenzione dei navigatori e dei media su questo aspetto ha almeno comunque contribuito a rendere più responsabili le aziende che raccolgono e analizzano i nostri dati, indipendentemente dal metodo di raccolta.
Che cosa ne pensi di questo argomento?
(se ti sei perso le altre lezioni su cookies e privacy:
- I cookies e i rischi per la tua privacy
- Gli usi dei cookies più discutibili per la privacy
- Le norme che regolano l’uso dei cookies
- Le reazioni delle aziende di Internet alle norme sui cookies
- Cookies e rischi per la privacy: le mie conclusioni (la lezione che hai appena letto)
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Gabriel dice
Egregio Dott Marco, dopo aver letto i suoi articoli sempre chiari ed interpretabili, sono stato preso quasi da un attacco di panico ; mi sto riferendo ai cookies. Pensavo che sì la cosa sarebbe stata complessa, ma non impossibile con l’attuale vertiginoso sviluppo dell’elettronica , del computer, della telematica, dello studio di algoritmi complessi , dell’inteligenza aertificiale ,Ma i suoi pregevoli articoli mi hanno segato il cervello ; pochi credo saranno nelle condizioni apocalittiche di comprarsi più computers, mettendo probabilmente solo una pezza momentanea su di un problema irrisolvibile allo stato attuale delle cose . Eppure qualcuno dei miei
amici elettronici, forse a posteriori troppo enfaticamente , mi aveva assicurato sulla concreta possibilità di una eliminazione automatica sui cookies presenti e di un impedimento a quelli nuovi incontrati nella navigazione di atteccchire.Le sue convincenti, misurate parole mi hanno veramente atterrito, perchè come medico operante nella sanità pubblica, nella medicina preventiva, nella medicina legale anche nei suoi aspetti di devianza criminologica, nella sessuologia in relazione alla identità di genere,al transsessualismo, alle psicopatologie minori e maggiori, nella neuropsichiatria normativa Basaglia ,nell’abuso di minore, nella pedofilia e parafilie più tremende, il segreto è diritto-dovere difeso su tutti i fronti .Stando così le cose impossibile usare internet e telefonia ; privacy , sicurezza, accoglienza di casi segreti difficilissimi ,getterebbero sulla bocca e nel cervello di tutti chi ha bisogno di complicità, segretezza e tanto, ma tanto nobile silenzio. Dunque poichè la nostra società sempre puritana, vittoriana, omofoba e nemica delle donne, di tutti i diversi che reclamano il rispetto di tutti ,ora che gli ultimi roghi hanno già acceso i primi di tanti di ora, cosa vogliamo dunque fare : mettere alla gogna dopo che tutti sanno di tutti ,infermieri,parasanitari che hanno leso il segreto professionale e la notizia,dopo lo scandalo di maniera , viene diffusa, falsa o vera che sia , a tutti per quello che il popolo romano chiamava ” Ludibrium “, cosa vogliamo fare con la stampa, gli audiovisivi, il Web , la telefonia .Se le cose stanno così è necessario un salto di qualità, un salto di qualità, ma indietro , in attesa di nuove tecnologie nuove .Innanzi tutto il rispetto, la privacy per tutti, la sicurezza certamente nelle mani di ministri incorrotti. Se le cose stanno così via i media Carissimo dottore, scusi la lunghezza, attendo una sua risposta .Cordialità , Gabriel .